Supermarket

Donna: complessa identità femminile contemporanea che si percepisce inadatta, mortificata, in continua lotta contro l’incomprensione -sociale ma anche personale, tanto è radicata ed intrinseca- delle mille sfaccettature che la compongono.
Donna: un viaggio a tappe -dal rimando talvolta onirico, talvolta paradossale, talvolta ancora raccolto ed intimo- che rappresenta il percorso di ognuna, dentro e fuori di sé, dalla nascita (o ancor prima…) alla liberazione del vero Io.
Donna: nome proprio di persona a ribadire la dimensione unica che rappresenta, ma anche nome comune di genere, inteso come universalmente riconosciuto, e purtroppo ancora, troppo stereotipato ed avviluppato in concetti come il giusto e lo sbagliato.
Lo spettacolo si sviluppa così tra questi estremi, in un continuo dialogo tra l’identità della singola e quella di genere, ma non solo, tra l’anima e il corpo, l’io e l’ego, la natura e l’etichetta, l’intimo e il sociale.
Sorprendendoci con il suo ritmo appassionato e fluido, tocca tutte le corde emotive a nostra disposizione: la curiosità, il riso, il divertimento, la dolcezza, la solennità, il pianto, la frustrazione, il conflitto interiore e quello sociale…Le mani indagano la mancanza di aderire al cliché mentre i piedi, l’incapacità di adeguarsi allo stereotipo; i luoghi comuni, così facilmente “acquistabili” sono frullati come ingredienti giusti ed accettabili, creando l’illusione che verrà poi del tutto sovvertita, di appartenere alla bolla di un mondo perfetto.
Supermarket nasce dal confronto di due donne, due artiste, danzatrici ed interpreti, che si interrogano sulle reazioni sociali ed intime della Donna oggi, senza avere l’arroganza di dare una risposta finale ed universale, ma ispirate dalla ferma volontà di voler scomporre il concetto per cui essere ombra è meno difficile che essere se stesse.

Year2021