/ri·fù·gio/
Luogo sicuro, che procura pace, serenità, svago allo spirito…

Anti-statico nasce dall’intento, e ancora prima dall’esigenza , di creare un Rifugio Artistico: e in questa forma si manifesta. Un luogo dove entrare, spogliandoci di tutti i suppellettili e le maschere con cui siamo soliti attraversare le nostre giornate, per sentirci al sicuro: di esprimerci, di sperimentare, di non giudicare, di non essere giudicati. Liberi di lasciare il resto fuori dalla sala, pronti per dedicarci cura, tempo, e dove trovare, attraverso l’esperienza del corpo, lo scambio sinergico con l’altro, l’improvvisazione e la simultaneità, la mano tesa del compagno pronta a sorreggerci, grandi occhi affamati di bellezza cui appigliarsi…carezze all’anima. Un luogo di protezione dove intraprendere un viaggio alla scoperta e ri-scoperta di sé: attraverso il copro e le sue infinite potenzialità, le emozioni e le loro profondità, i movimenti e le loro sfumature.

ricerca
/ri·cér·ca/
Attività che ha per fine un ritrovamento: di sé, di qualcosa, di qualcosa attraverso il sé…

Un cammino di ricerca che, fin dagli albori, nasce come risposta al bisogno dell’essere umano di indagarsi, attraverso un percorso introspettivo, esperenziale e costruttivo, dove la performance e la danza non sono un fine, ma uno strumento.

I concetti fondanti che articolano i nostri incontri sono:
Lo studio, l’approfondimento e la costruzione drammaturgica, attraverso il quale allenare corpo e mente al fine di arricchirci degli strumenti utili a far uscire la nostra natura;
La forza del sé attraverso il gruppo, in un continuum di sinergie tra i partecipanti;
Le emozioni, che hanno uno spazio ed un tempo liberi dal giudizio per esplodere, grazie all’esplorazione di potenzialità e confini, al confronto;
La gioia, la spontaneità, il divertimento, la sorpresa, la curiosità, l’eccitazione, grazie al movimento, la musica, l’improvvisazione;
L’individuo, che qui si riappropria della propria centralità, in un movimento interno ed intimo da un lato, e fatto di scambio, dall’altro, in un luogo-rifugio, in cui sentirsi guidati e al sicuro accedendo così all’incredibile possibilità di Esserci, nel qui ed ora.

E tu, vuoi Esserci?